Montagne Meridiane:  il Dos di Mezzodì di Cavalese (TN)




Misurare il tempo nel lontano passato era più difficile che al giorno d'oggi, ma era possibile con un'attenta osservazione della natura e anche con una buona precisione. Si usavano le meridiane.


Con meridiana si intende uno strumento di misurazione del tempo. Nel passato le meridiane potevano essere le montagne in determinate posizioni geografiche rispetto al punto di osservazione. Il sistema della meridiana si basa sul rilevamento della posizione del sole a mezzogiorno. A mezzodì è il momento in cui il sole si trova esattamente a sud, cioè in meridiano ed è nella posizione più alta del suo percorso giornaliero sull'orizzonte.


Le prime testimonianze di meridiane risalgono addirittura al Neolitico e in quel periodo si usavano soprattutto le cime di montagne come meridiane.



Il Trentino-Alto Adige è la Regione italiana con il più alto numero di “Montagne meridiane”. I loro nomi “cima, monte, sasso, col, dos etc”, combinati con termini come “di mezzodì, mezzogiorno, dodici, mesodì, mesdì etc” ci indicano che sono serviti sin dall'antichità a segnare il momento in cui il sole passa sul meridiano del luogo ogni giorno dell'anno.


Gli antichi abitanti dell’arco alpino utilizzavano quindi le montagne meridiane come orologio naturale che gli permetteva di conoscere il mezzogiorno locale.


Possiamo immaginare l'importanza che poteva avere per le popolazioni locali conoscere l’ora del giorno per le loro attività quotidiane.             


Gli studi a cui faccio riferimento sono quelli di Mario Codebò e Henry De Santis disponibili all'indirizzo: https://www.academia.edu/10217585/Montagne_Meridiane


Nei due precedenti articoli pubblicati sul mio blog lo scorso anno, ho analizzato il Monte Croce delle Dodici (Zwolferkkreuz 2512 m) di Laces (BZ), e il Sas da Mesodì o Sasso di Mezzogiorno (2446 m) di Vigo di Fassa (TN). Ora , novembre 2023, presento i risultati delle mie osservazioni del Dos di Mezzodì (1857 m) di Cavalese (TN).


Cavalese, capoluogo della Val di Fiemme e sede storica della Magnifica comunità omonima, è dominato dalla catena dei Lagorai ed in particolare dal Dos di Mezzodì.


Questa montagna segna il mezzogiorno locale per gli abitanti di Cavalese ed appare interessante per due ragioni:


1) è ben visibile dal parco della chiesa parrocchiale di S. Maria     Assunta  

( https://chiesedifiemme.org/parrocchie/cavalese/santa-maria-assunta-a-cavalese/ ) che fu Pieve della Val di Fiemme consacrata nel 1134 (foto1);


2) nel vasto parco della Pieve furono rinvenuti in varie occasioni reperti archeologici     dell'età del ferro (Leonardi 1991) a dimostrazione di come questo dosso fu abitato fin   dalla Protostoria

Foto 1 Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta - Cavalese

Lasciata la Pieve a sinistra procedendo in direzione sud abbiamo all'orizzonte una serie di montagne tra cui il Dos di mezzodì sopra il quale verrà a posizionarsi il sole alle h.12 e 15' (foto 2).

Foto 2 Sole a mezzogiorno sopra il Dos di Mezzodì visto da Cavalese

Nel parco troviamo anche il Banco della Reson (foto 3) dove sedevano i rappresentanti della “Magnifica Comunità di Fiemme”, l’ente che da mille anni gestisce il patrimonio boschivo della Valle.

Foto 3 Banco della Reson - Cavalese

Il Banco della Reson(https://it.wikipedia.org/wiki/Banco_della_Reson) era un organo di voto e di rappresentanza utilizzato durante il XVI secolo dalla Magnifica Comunità di Fiemme.


La sede della Magnifica Comunità di Fiemme (https://www.palazzomagnifica.eu/it/schede-approfondimento.html) si trova a Cavalese in un palazzo rinascimentale che ospita oltre all'archivio storico dell'ente anche una pinacoteca con interessanti dipinti della Scuola pittorica di Fiemme, nata nel XVII secolo (https://www.palazzomagnifica.eu/it/scuola-pittorica-fiemme.html).


Arrivederci alla prossima  montagna meridiana!